Siamo genitori di due bambini, il maggiore frequenta la IV classe della scuola primaria "Dante" di Conegliano in provincia di Treviso, mentre il minore frequenta la scuola dell'infanzia "Zandonai" di Conegliano in provincia di Treviso.
Io e mio marito siamo molto preoccupati per ciò che sta colpendo la scuola!
Mentre il dibattito pubblico sui temi della scuola sembra concentrarsi su questioni banali e secondarie, ben altri sono i cambiamenti che stanno passando, senza alcun confronto né con noi genitori, né con le altre componenti della scuola.
Già da tempo abbiamo capito che la "riforma" in realtà, non si preoccupa di METTERE (grembiulini, disciplina o quant'altro), ma semmai di TOGLIERE: i provvedimenti intrapresi in questi mesi tolgono tempo-scuola, insegnanti, laboratori, opportunità, scuole, qualità. Non condividiamo assolutamente tali decisioni che, senza esplicite e valide giustificazioni pedagogico - didattiche, hanno come solo obiettivo il risparmio delle finanze.
Per quanto si voglia ancora sostenere il contrario, è sempre più evidente che c'è un disegno di impoverimento, sia quantitativo sia qualitativo, della scuola pubblica del nostro paese, peraltro confermato dagli stessi Dirigenti Scolastici e dal Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico del Veneto, che abbiamo avuto modo di sentire in recenti interventi pubblici.
Sentiamo il dovere rimanere in prima linea nel difendere la scuola primaria e la scuola dell'infanzia che conosciamo e che funzionano, al passo con i tempi, capaci di far crescere i nostri figli con serietà e professionalità. La scuola costruita in quasti anni è un ricchissimo ambiente di apprendimento, dove a tutti i bambini è riconosciuta l'opportunità di imparare, nel rispetto delle caratteristiche individuali. Vogliamo difendere l'attuale tempo scuola (30/40 ore), le competenze degli insegnanti per ambiti disciplinari, che qualificano l'insegnamento, il valore della pluralità docente, importante per la crescita sociale dei nostri figli e garanzia di una didattica competente, l'importanza delle compresenze, momenti di grande ricchezza, durante le quali si svolgono attività laboratoriali che aiutano tutti i bambini nel loro processo di sviluppo e di maturazione. Per questo continuiamo a non capire il nesso "più tagli uguale maggiore qualità". Non condividiamo assolutamente il maestro unico di riferimento e ci auguriamo che le disposizioni della Legge n. 169 del 30/10/2008 e i seguenti schemi di regolamenti attuativi vengano ridiscussi e cambiati. La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!
Quali saranno i costi sociali e culturali di questi provvedimenti nel futuro?
Come genitori siamo seriamente preoccupati, non è giusto tagliare sulla scuola! Qualsiasi governo dovrebbe invece investire, condividendo le sue proposte con chi lavora giorno dopo giorno nella scuola, la conosce e ha a cuore il bene e il futuro dei bambini!
Ci auguriamo che Lei vorrà finalmente battersi per la difesa della scuola pubblica, perchè siamo stanchi di sentire "false verità"!
Rimaniamo in attesa di una risposta
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Baccichet Silvano e Cerruti Marina